lunedì 20 dicembre 2010

Caro Sindaco,

questo è un APPELLO, affinché non si ripeta altre volte ciò che è già successo. Parlo dell'incidente mortale in cui è deceduto Carlo Nari.
E' bastato percorrere in un giorno qualsiasi il tratto stradale in causa per notare che in quel punto il limite di velocità non viene rispettato, sebbene sia di 70 km/h e non di 50 km/h.
Inoltre proprio in quel rettilineo, ampio e scorrevole, gli autoveicoli più veloci, uscendo dalla curva in arrivo da Carmagnola, ne approfittano per superare i veicoli più lenti, anche se questi ultimi procedono a velocità prossime ai 70 km/h, ovvero il limite massimo di velocità consentita.
Questo appello è per fare qualcosa di efficace e rapido.
Siamo alla fine dell'autunno, quasi in inverno, l'attività di Villasport e dei centri sportivi non è al massimo dell'attività, ma ciò non esclude il verificarsi di altri incidenti.
Facciamolo primi che arrivi la primavera, non aspettiamo l'estate e l'ennesimo incidente mortale.
Seguiamo l'esempio di Chieri su strada fontaneto: installiamo un autovelox in prossimità della passerella.
Non aspettiamo che si muova la Regione o la Provincia, per stanziare i soldi per una messa in sicurezza di quel punto (lasciamo che procedano alla costruzione di una rotonda dove realmente serve...).
Non modifichiamo la viabilità rendendo il traffico ancora più veloce e più pericoloso, magari incanalandolo (la velocità elevata è pericolosa anche per gli autoveicoli stessi).
Non aspettiamo oltre.
Installando un autovelox si ridurrà sicuramente la velocità in quel punto, si eviteranno anche i sorpassi, molto pericolosi.
E' vero che i veicoli poi accelereranno nuovamente appena fuori dall'occhio vigile dell'autovelox, ma è anche vero che il punto pericoloso è proprio sotto la passerella, poche decine di metri prima e dopo essa.
Facciamolo prima che sia troppo tardi.

Grazie.


lunedì 13 dicembre 2010

Villasport uccide: SECONDA VITTIMA

E' successo, è ricapitato. Il rammarico non serve, ma tant'è. Carlo Nari, diciottenne di Villastellone pochi minuti prima dell'incidente era al campo sportivo. Con i ragazzi che conosceva da sempre. Subito dopo lo schianto e Carlo che volava via, non era più con i suoi amici. Gli stessi ragazzi che oggi ripercorrono con il pensiero a quegli istanti precedenti , che lo vedono voltarsi e andare via, ora si domandano se avessero potuto fare qualcosa per evitarlo. LORO NO, loro non potevano evitarlo. Queste sono le cose imprevedibili della vita. Cosa si poteva invece fare? Chi sarebbe dovuto intervenire? Il sindaco Davide Nicco ci aveva già ricordato che in quel punto non si era mai intervenuti perchè non vi era una casistica pregressa di incidenti. Succedeva tutto poche centinaia di metri più avanti, in direzione Moncalieri, all'incrocio per Carignano. Era li che avvenivano gli incidenti, in un incrocio pericolosissimo, in cui le alte velocità raggiungibili e i segnali stradali che coprono la visibilità mettono a serio rischio la vita di chi in auto effettua una svolta. E' sempre stato così. Decine di persone sono morte in quell'incrocio. Per una serie di cause, però, non si è MAI potuta mettere in sicurezza quell'intersezione.
Ma poi è arrivato il complesso Villasport, sorto su di un terreno incastrato tra la statale 393 e l'autostrada.
Prima c'era solo il campo da calcio, quello nuovo. Dove si effettuavano allenamenti e partite di calcio. Qualche rara manifestazione.
Il che non ha mai creato problemi. Una passerella univa le due sponde della statale, permettendo di raggiungere in sicurezza i campi sportivi.
Poi la costruzione di Villasport, con piscine, ristoranti e palestre. Inevitabile che il transito sarebbe aumentato.
Inevitabile!
E' così Desirè ci ha lasciati, un mazzolino di fiori sempre presente al bordo della strada, uno striscione bianco appeso alla passerella, con una scritta dei suoi amici che la ricordavano.
Il sindaco Davide Nicco che si apprestava a chiudere un possibile passaggio che dai campi da tennis permettevano l'accesso alla statale. E soprattutto una rapida risposta per pararsi le mani, e forse anche qualcos'altro...
Il fatto è che in quel tratto di strada bisognava già intervenire. Magari illuminando con dei lampioni anche sotto la passerella, magari installando un autovelox fisso che facesse rispettare almeno in quelle poche centinaia di metri il limite dei 70 km/h.
Già, perchè è difficile pensare che gli autoveicoli in quel tratto di strada libera da attraversamenti a raso si assicurino di procedere alla velocità prescritta.
Se si fossero sempre rispettati i limiti questi due incidenti non sarebbero avvenuti.

In ricordo di Desirè e Carlo.