A Villastellone ha nevicato. Una incessante ed abbondante nevicata iniziata nella tarda mattinata di sabato 28 gennaio e continuata ininterrottamente fino alla tarda serata di domenica 29. Circa 30-40 cm di neve si sono accumulati al suolo. E fin qui la notizia, che in fondo non è una reale notizia, perchè ha nevicato su tutto il Piemonte, nella stessa identica proporzione di Villastellone, eccezion fatta per le zone montane dove il fenomeno potrebbe essersi accentuato.
La nevicata, sebbene imponente, non è una delle peggiori che si ricordi, inoltre già dalla tarda serata di domenica il fenomeno si era già decisamente attenuato fino ad annularsi durante la notte.
Il problema di questa normalissima nevicata piemontese, ricordiamocelo che non siamo a Reggio Calabria, è che la spalatura è iniziata molto in ritardo e solo per quello che riguarda le vie principali del paese. Ciò ha reso quasi inagibili le strade villastellonesi. Solo nella tarda mattinata di lunedì 30 gennaio, ad esempio, si è provveduto tramite spalatori manuali alla liberazione, parziale, del piazzale antenstante le scuole elementari.
E da qui il nuovo parto cesareo del nostro benamato sindaco: la chiusura delle scuole. Di nuovo.
Già, perchè era già successo con l'emergenza alluvione, salvo poi bearsi del fatto che i nuovi argini dello Stellone e la pulizia dei vari torrenti da lui promossi, abbiano reso tale catastrofe naturale nulla a Villastellone.
Se guardiamo i paesi a noi limitrofi scopriamo che Santena e Poirino mantengono le scuole aperte e non dichiarano emergenza neve, mentre Carignano e Carmagnola seguono a ruota il nostro sindaco.
Quindi non lo si può mettere in croce per una scelta che era nelle sue possibilità, soprattutto se visto in ottica di salvaguardia della popolazione.
Peccato però che la pulizia delle strade poteva essere approntata con maggiore rapidità ed efficacia, senza aspettare le 20.00 della domenica sera. Sarà forse che gli spalatori di lunedì mattina in normale orario di lavoro costano meno rispetto al sabato e alla domenica?
E poi alla fine, suvvia, tutti contenti delle scuole chiuse: gli studenti si evitano un giorno a scuola, e chi di noi non era contento se se ne stava a casa un giorno in più; gli insegnanti, oberatissimi di lavoro (ma chi glielo fa fare sto lavoraccio....) possono stare un lunedì (guarda caso!) senza impegno scolastico, ovviamente sapendolo già dalla domenica.
Peccato che questa volta, al contrario dell'alluvione, il mercato non si sia potuto svolgere, e quindi niente spese per i poveri insegnanti (intercettati a fare la spesa durante l'emergenza alluvione!!!).
L'invito che rivolgiamo al nostro Sindaco è quindi quello di consultare le previsioni meteo, ormai precisissime (avevano detto che sabato nevicava e lo ha regolarmente fatto), magari approntare un piano che non sia di emergenza ma di regolare manutenzione delle strade.
A proposito: domani 31 gennaio sembra che dovrebbe nevicare di nuovo, nevischio al pomeriggio e neve in serata.
Occhio alle strade Sindaco!