venerdì 30 marzo 2012
Ancora neve?!?
lunedì 13 febbraio 2012
la 'ndrangheta in Piemonte
La notizia è recente, anche se di fatto sfido un po' tutti se non ci avessero fatto mai un pensierino.
Eccola qua:
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/442288/
Il quotidiano La Stampa di Torino, con grande stupore, ci informa che la nostra regione è la terza roccaforte della 'ndrangheta.
Chi ha voglia di leggersi l'articolo scoprirà dettagli interessanti sulle ramificazioni e sul modo di operare.
Riassumendo l'articolo scopriamo che la 'ndrangheta calabrese ha come sedi principali la Calabria, appunto, la Lombardia e infine il Piemonte.
Come si comporta la malavita organizzata?
Semplice: da un lato accumula denaro (sporco) tramite attività illegali ad alto rendimento, quali il gioco d'azzardo, le estorsioni e soprattutto la vendita all'ingrosso di stupefacenti.
Tutto questo denaro diventa poi difficile da utilizzare e qui entra in gioco lo strumento della ripulitura: attraverso società che erogano dei servizi si fatturano degli importi considerevoli, ci si pagano pure sopra le tasse et voilà il denaro torna da un canale ufficialmente pulito.
Quale mezzo permette lo scambio di ingenti quantitativi di denaro senza destare(più di tanto) sospetto: l'edilizia, in particolare la movimentazione terra.
Ed è proprio nella movimentazione terra che la 'ndrangheta trova il suo terreno ideale: grandi capitali per opere ingenti con grande utilizzo di manovalanza.
Ora, a questo punto, cosa c'entra Villastellone?
Per ora nulla in particolare, nulla di preciso. E allora che ne stiamo a parlare?
Semplice, perchè se da un lato non possiamo dire nulla di nulla sul nostro paesino, dall'altro è doveroso notare l'operato del sistema mafioso.
Già, perchè non so se avete mai fatto caso, ma la mafia non si fa chiamare così, si fa chiamare "sistema". Il "sistema di..." e poi si aggiunge il nome del paese di origine o del clan di appartenenza.
Ce lo ha svelato Saviano nel suo libro.
Stranamente le testate giornalistiche hanno iniziato a chiamare il nostro Paese: "Sistema Italia".
Non notate una strana assonanza?
Tornando a noi: perchè questa metodologia di operato dovrebbe interessarci?
Perchè la 'ndrangheta al Nord Italia non ha esattamente lo stesso modo di operare al Sud, dove la collusione locale si avvantaggia di una amalgama culturale quasi naturale.
Al Nord la malavita deve operare con meno clamore, più in accordo con le strutture di potere già esistenti.
E allora che si fa?
Invece di partire dai grandi centri urbani, scomodando cariche importanti, si parte dai centri medio-piccoli.
Ecco allora l'infliltrazione massiccia in paesi come Rivarolo Canavese o Leinì o Ciriè, solo per citarne alcuni.
Per fare ciò la mafia (chiamiamola così ancora per comodità) ha bisogno di un particolare.
Ce lo ha spiegato lo scrittore Lucarelli in una delle sue serie di Blu Notte Misteri Italiani, andata in onda solo qualche anno fa, il cui titolo era : La mafia al Nord.
Il particolare di cui accenna Lucarelli è : l'uomo cerniera.
L'uomo cerniera è di solito un impiegato della pubblica amministrazione o un politico locale che può venire contattato dalla malavita sapendo della sua propensione e disponibilità a collaborare.
La mafia ha delle forti ramificazioni territoriali che le permettono di avere notizie così diciamo di "gossip locale", detto anche pettegolezzo.
In altre occasioni è lo stesso uomo cerniera che contatta direttamente le organizzazioni criminali per proporre un possibile affare in cui fare da intermediario.
Perchè proprio un uomo cerniera?
Perchè la malavita ha bisogno di qualcuno che conosca le regole locali ed abbia le conoscenze giuste, che possa far approvare norme e delibere apparentemente senza alcun interesse personale.
Mentre l'uomo cerniera ha bisogno della malavita per il lavoro sporco, quello che lui non si può permettere di fare, cioè le intimidazioni alle aziende, la ricerca del personale e la gestione del lavoro reale.
Ecco spiegato il proliferare di capannoni industriali tenuti vuoti, prezzi dei fabbricati in continua crescita a discapito di una retribuzione salariale nettamente in ritardo rispetto all'inflazione.
Avrete notato come tutti i paesini si siano dotati di piano regolatore atto ad ingrandire il proprio abitato. Costruzioni di villette e palazzine tutte uguali costruite da una sola ditta senza lasciare al privato la fantasia di una libera costruzione con l'asserzione di una omogeneizzazione del territorio urbanizzato.
E poi, scusate, quale grande e ghiotta occasione per un bel movimento terra per il rifacimento della provinciale 393?
Ovviamente queste sono solo supposizioni, che nel più stretto stile andreottiano verrebbe da dire:" a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca...".
Chi può garantirci che in questi lavori non ci siano infiltrazioni mafiose? Forse basterebbe andare a vedere i vincitori dei vari appalti e capire qual'è la loro reale sede e chi è realmente a capo delle aziende.
Giusto per non sembrare troppo visionario, chi ha visto il programma "presa diretta" avrà potuto notare l'interessante servizio su Santena.....
lunedì 30 gennaio 2012
Nevicata a Villastellone
A Villastellone ha nevicato. Una incessante ed abbondante nevicata iniziata nella tarda mattinata di sabato 28 gennaio e continuata ininterrottamente fino alla tarda serata di domenica 29. Circa 30-40 cm di neve si sono accumulati al suolo. E fin qui la notizia, che in fondo non è una reale notizia, perchè ha nevicato su tutto il Piemonte, nella stessa identica proporzione di Villastellone, eccezion fatta per le zone montane dove il fenomeno potrebbe essersi accentuato.
La nevicata, sebbene imponente, non è una delle peggiori che si ricordi, inoltre già dalla tarda serata di domenica il fenomeno si era già decisamente attenuato fino ad annularsi durante la notte.
Il problema di questa normalissima nevicata piemontese, ricordiamocelo che non siamo a Reggio Calabria, è che la spalatura è iniziata molto in ritardo e solo per quello che riguarda le vie principali del paese. Ciò ha reso quasi inagibili le strade villastellonesi. Solo nella tarda mattinata di lunedì 30 gennaio, ad esempio, si è provveduto tramite spalatori manuali alla liberazione, parziale, del piazzale antenstante le scuole elementari.
E da qui il nuovo parto cesareo del nostro benamato sindaco: la chiusura delle scuole. Di nuovo.
Già, perchè era già successo con l'emergenza alluvione, salvo poi bearsi del fatto che i nuovi argini dello Stellone e la pulizia dei vari torrenti da lui promossi, abbiano reso tale catastrofe naturale nulla a Villastellone.
Se guardiamo i paesi a noi limitrofi scopriamo che Santena e Poirino mantengono le scuole aperte e non dichiarano emergenza neve, mentre Carignano e Carmagnola seguono a ruota il nostro sindaco.
Quindi non lo si può mettere in croce per una scelta che era nelle sue possibilità, soprattutto se visto in ottica di salvaguardia della popolazione.
Peccato però che la pulizia delle strade poteva essere approntata con maggiore rapidità ed efficacia, senza aspettare le 20.00 della domenica sera. Sarà forse che gli spalatori di lunedì mattina in normale orario di lavoro costano meno rispetto al sabato e alla domenica?
E poi alla fine, suvvia, tutti contenti delle scuole chiuse: gli studenti si evitano un giorno a scuola, e chi di noi non era contento se se ne stava a casa un giorno in più; gli insegnanti, oberatissimi di lavoro (ma chi glielo fa fare sto lavoraccio....) possono stare un lunedì (guarda caso!) senza impegno scolastico, ovviamente sapendolo già dalla domenica.
Peccato che questa volta, al contrario dell'alluvione, il mercato non si sia potuto svolgere, e quindi niente spese per i poveri insegnanti (intercettati a fare la spesa durante l'emergenza alluvione!!!).
L'invito che rivolgiamo al nostro Sindaco è quindi quello di consultare le previsioni meteo, ormai precisissime (avevano detto che sabato nevicava e lo ha regolarmente fatto), magari approntare un piano che non sia di emergenza ma di regolare manutenzione delle strade.
A proposito: domani 31 gennaio sembra che dovrebbe nevicare di nuovo, nevischio al pomeriggio e neve in serata.
Occhio alle strade Sindaco!

