mercoledì 13 luglio 2011

OLTRELORA....DEL TRASH

Questa notizia era troppo succosa per non scriverne, anche se dopo una lunga assenza. Arriva la bella stagione e il Comune di Villastellone dà il via ad una serie di manifestazioni che possano vivacizzare la vita (un po' smorta) della comunità. Niente di meglio di una bella sagra di paese, una di quelle che ogni paesino che si rispetti organizza. E proprio per diversificarsi ogni sagra propone una sua particolare caratteristica o attrattiva. E allora via tavolate imbandite lungo la centralissima via Cossolo di Villastellone: chiusura totale al traffico, gente che si siede nelle lunghe tavolate approntate lungo la via cittadina e l'immancabile musica di sottofondo. Peccato che martedì 12 luglio 2011 non sia un venerdì o un sabato ma, appunto, un martedì sera. Vari spettacoli si susseguono alternati alle lunghe tavolate. Spettacoli di danzatrici del ventre, musica latino americana, liscio, venditori di salumi. Tutto insieme, uno dietro l'altro, rigorosamente almeno fino a mezzanotte.
Oltrelora, appunto.
Questa volta, però, forse il caldo afoso di questi giorni o il ripetersi di manifestazioni a tarda ora unite alla musica ad alto volume hanno prodotto una serata diversa dalle altre, una SERATA TRASH.
Due episodi hanno caratterizzato l'evento: una sventata rissa in un bar e un'altra, sventata in pieno centro davanti alle scuole elementari.
In uno dei bar adiacenti alla piazza Martiri della Libertà di Villastellone, ormai fulcro desueto delle manifestazioni cittadine, un evento a dir poco spiacevole ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, ovvero dei Carabinieri, i quali sono accorsi per sedare un inizio di rissa tra gli avventori del bar e il gestore del locale.
Il caldo afoso attanaglia da ormai qualche giorno anche le notti, il fresco ristoratore dell'aria aperta viene coperto dal manto caldo umido dell'afa serale e purtroppo anche notturna.
La festa di paese è un'occasione in più per tenere i locali aperti, attrarre gente, clienti. Per far festa.
Ma questo caldo invita al consumo di bevande fresche e allora cosa c'è di meglio di un po' di birra appena uscita dal frigo?
E così scorrono via diverse bottiglie, che vengono servite ai clienti. Fino a quando l'alcool non inizia a mitigare l'effetto rinfrescante della bibita andando ad intorbidire le coscienze.
Accortosi di quanto stava accandendo, il gestore del bar, prontamente, provvede a non sommistrare più alcuna bevanda alcoolica ad alcuni clienti, i quali innervositi dal fatto di vedersi negata l'opportunità di continuare nella loro bisboccia decidono di provvedere da soli all'approvvigionamento.
Vedendosi negata ulteriormente questa possibilità sono passati, anche grazie allo stato ormai alterato e annebbiato, alle maniere spicciole, minacciando con una bottiglia rotta il gestore, intimandogli di servire altra birra o non avrebbe visto il sorgere del sole l'indomani.
Allorchè si è reso necessario l'intervento dei Carabinieri che prontamente sono intervenuti calmando gli animi dei clienti "calienti" invitandoli ad un comportamento civile, rammentando loro quanto imposto dalla legge.
Tutto bene quel che finisce bene, soprattutto per il povero gestore del bar.
L'altro episodio di violenza gratuita si verifica ad inizio serata, poco dopo le 9, proprio davanti alla scuola elementare dove viene allestito per la seconda volta nel giro di una settimana, lo spettacolo danzate proposto dall'equipe della scuola di ballo Mambojambo di Carmagnola. L'ubicazione non è delle migliori, proprio a ridosso di case e palazzi in pieno centro cittadino. Musica ad alto volume, che può piacere o meno. Sta di fatto che appena si aprono le danze, le casse iniziano a emettere suoni ad alto volume succede qualcosa. Forse una richiesta di diminuire il volume, forse il lancio di qualche pezzo di verdura avanzata o di frutta marcia (e quale artista non ha mai ricevuto un po' di insalata o pomodori per le sue esibizioni?) da parte di qualche residente ormai stremato dalla continua presenza di questo tipo di manifestazioni. E' bastato questo per far inferocire due componenti della carovana danzante che si sono sentiti autorizzati ad erigersi giustizieri e paladini della giustizia a suon di improperi alquanto disgustosi e volgari. Non ottenendo risposta hanno deciso che era loro compito salvaguardare l'onore della manifestazione. Decidendo arbitrariamente che il o i colpevoli dell'efferato guanto di sfida si trovassero dietro una recinzione muraria, prontamente hanno provveduto a salirvi sopra, per constatare chi potesse trovarsi aldilà. Un misto di imbarazzo e di divertimento è stato per il pubblico assistere dapprima al tentativo di superamento della barriera (leggasi anche violazione di domicilio), con conseguente ritirata (sempre a base di improperi) a seguito di una sonora innaffiata dei due intrusori.
Non accontentandosi di fornire questo genere di spettacolo il duo ha provveduto a inscenare la farsa di chi ferito profondamente nell'onore perde la testa e degli altri che lo trattengono a stento. Non potendo giustificare un simile atto ecco comparire la tesi del lancio di materiale contundente, ovvero pietre. Per la cronaca nessuno è stato colpito da pietre nè ne ha viste volare. Nessuno ferito, nessuna ambulanza. Ma tant'è la patetica sceneggiata doveva proseguire, con tanto di tentativo questa volta di sfondamento di un portone in legno.
Ecco quindi la nuova attrattiva del paese:
OLTRELORA...FINO ALLA RISSA: arrivi, bevi, ti ubriachi, meni e torni a casa.
Un nuovo modo di sfogare ansie e frustrazioni, un modo nuovo di passare le serate. Altro che sagre a base di cinghiale, rane o pesce fritto, altro che manifestazioni canore, sfide in costume e sbandieratori.
Una bella rissa e via, la serata è servita.
Ma come già detto in un post di due anni fa, questo genere di manifestazioni ad alto volume, onde evitare l'esasperazione, sarebbe meglio trovasse una sede più consona. Ma forse qui possono sorgere interessi "personali" nel dare la maggiore visibilità possibile a certi eventi, o forse li si vuole di proposito allontanare da zone che un tempo erano la sede naturale di questi eventi e che ora, dopo opportuna riqualificazione, ambiscono ad avere come scopo primario l'assenza di fenomeni perturbanti la quiete residenziale.